Le batterie di elettrovalvole sono dei “blocchi” di elettrovalvole montate le une di fianco alle altre.
Questo permette di avere una struttura più ordinata delle valvole senza disperderle in giro per il macchinario.
Il che permette, ad esempio, di creare un quadro pneumatico all’interno del quale mettere tutte le parti pneumatiche della macchina.
L’aspetto può essere dei più diversi:

L’immagine qui sopra è di una batteria di elettrovalvole con connettore multipolare evidenziato in rosso.

Anche qui sopra è di una batteria con multipolare ma il design è leggermente diverso.
Negli ultimi anni le valvole destinate a essere montate in batterie hanno subito una evoluzione anche dal punto di vista dell’aspetto estetico.
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Il bus di campo
Le batterie di elettrovalvole hanno anche un altro vantaggio:
possono essere comandate tramite bus di campo:

Il bus di campo è un linguaggio macchina che permette di avere tutte le componenti elettriche/elettroniche che utilizzano lo stesso linguaggio per la comunicazione dei dati.
Questo permette di coordinare le nostre elettrovalvole con gli altri componenti elettronici del macchinario.
I linguaggi più diffusi sono: profinet, profibus, ethernet, ethercat, I/O link e altri.
Le elettrovalvole montate in queste batterie, sia con bus di campo che con multipolare, possono essere sia mono che bistabili e in ogni batteria possiamo trovare sia le una che le altre.
Il prezzo? cambia molto in base, ovviamente, al numero di valvole presenti e al tipo di comunicazione:
il multipolare è un sistema ingegnoso e piuttosto economico.
I/O link, che non è un vero e proprio bus di campo, ha un costo a metà strada tra il multipolare e il bus di campo.
Il bus di campo ha un prezzo che può essere superiore, a parità di altre caratteristiche, anche del 40%.
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