Un inverter, in senso generale, come definito da wikipedia:
“è un apparato elettronico di ingresso/uscita in grado di convertire una corrente continua in ingresso in una corrente alternata in uscita e di variarne i parametri di ampiezza e frequenza.”
Sempre parlando in termini generici, gli inverter si trovano in moltissimi dispositivi:
- Impianti fotovoltaici
- elettrodomestici
- camper
- automobili
- gruppi di continuità
e tante altre applicazioni.
Ovviamente quelle che interessano a noi sono le applicazioni industriali.
In pratica è un dispositivo che, collegato a un motore elettrico, permette di variarne l’utilizzo in base alle esigenze di funzionamento.
La funzione più semplice è la regolazione della velocità in base alle esigenze istantanee dell’operatore:
pensiamo a un grosso mescolatore dove, in base alla densità del prodotto, occorra variare la velocità per amalgamare i prodotti in modo omogeneo.
In casi semplici come questo basterà un potenziometro a rotella montato sul motore, o posizionato in una zona della macchina comoda per chi vi opera, per modificare la velocità del motore in base alle proprie necessità.
Vuoi rimanere aggiornato sulle novità di Marketautomazione ? iscriviti alla newsletter !
Caratteristiche tecniche degli inverter
Prima distinzione: il tipo di alimentazione:
L’alimentazione può essere monofase o trifase: a parità di caratteristiche i trifase costano di più dei monofase.
Altra cosa da guardare è la potenza che l’inverter permette di gestire:
maggiore è la potenza, maggiore è il prezzo, maggiori sono le dimensioni.
Numero di parametri che l’inverter permette di controllare
I modelli più economici di inverter hanno la possibilità di controllare la velocità col potenziometro ma non il senso di marcia.

Questa è l’immagine di un inverter basico: abbiamo solo il potenziometro con regolazione della velocità.
Da questo modello in poi possiamo trovare tantissime opzioni che incidono sul valore dell’inverter.
Se il motore controllato da inverter deve modificare velocità, senso di marcia, rampe di accelerazione e decelerazione in base al funzionamento della macchina, avrò bisogno di molti “optionals”.
Poi occorre guardare il tipo di feedback che l’inverter mette a disposizione:
se sull’inverter è presente un monitor che ci permette di controllare alcuni parametri, il suo valore è maggiore rispetto allo stesso modello che ne sia privo.

Sul tipo di inverter dell’immagine qui sopra, vista la presenza di tasti per la programmazione, è possibile stabilire alcuni parametri quali ad esempio, il valore di velocità minima e massima a cui deve girare il motore quando il potenziometro è nelle varie posizioni.
Un monitor non è sempre necessario: spesso gli inverter sono programmati e controllati tramite plc e la loro programmazione o il loro posizionamento all’interno del macchinario non richiede dei feed back da poter controllare visivamente.
Possibilità di invertire il senso di marcia:
altra opzione che, se presente, ne aumenta il valore.
Schede di I/O
Le schede I/O sono schede che permettono, in ingresso o in uscita, di dialogare con sensori digitali.
I sensori digitali sono sensori che tramettono un segnale elettrico quando si verifica la situazione per cui sono stati creati.
Lo spiegheremo meglio in un altro articolo.
Schede per segnali analogici.
la gestione di segnali analogici, in ingresso e/o in uscita aumenta ancora di più il valore dell’inverter.
Visto che la gestione dei segnali analogici richiede una maggiore capacità di memoria, è facile capire come mai inverter che gestiscono molti segnali digitali possano gestire un numero minore di segnali analogici.
Molto spesso, soprattutto sugli inverter di medio/alta gamma, è possibile arricchire l’inverter con schede dedicate che ne aumentano le prestazioni.
Si possono aggiungere schede per implementare un bus di campo, per aumentare il numero di ingressi/uscite sia analogici che digitali e tanto altro.
Le schede possono avere gli aspetti più diversi, diciamo che gli inverter moderni hanno schede che sono curate anche dal punto di vista del design:


Altre possono avere un aspetto estetico più basico:

Il tipo di scheda installata modifica il valore a seconda della scheda installata:
una scheda I/O ha un prezzo diverso a seconda di quanti ingressi/uscite abbia.
una scheda per bus di campo costa tendenzialmente alcune centinaia di euro ma anche qui dipende dal tipo di bus.
Il prezzo di vendita
Stabilire il prezzo di un inverter non è cosa semplice.
I fattori che più incidono sul prezzo li abbiamo visti anche in precedenza ma facciamo un rapido riassunto:
Se è trifase vale più di uno monofase (a parità di altre caratteristiche).
La potenza gestibile modifica il prezzo in modo abbastanza proporzionale.
La possibilità di specificare che opzioni sono installate aumenta il valore.
Adesso sei pronto per inserire il tuo annuncio ma se hai bisogno di aiuto puoi utilizzare il tasto di destra.
lascia un commento