I riduttori a vite senza fine (V.S.F.) sono tra i riduttori più diffusi nel mondo dell’automazione.

Sono riduttori ortogonali, ossia l’abero in ingresso e l’abero in uscita sono tra loro perpendicolari.

I loro punti di forza ? semplicità e economicità.

Sono riduttori con una alta affidabilità e un costo veramente contenuto.

Il funzionamento è molto semplice e lo possiamo capire da un’immagine in trasparenza:

Vite senza fine in trasparenza

Il motore viene collegato al riduttore inserendolo in 2. Motore e riduttore vengono collegati in modo rigido grazie alla flangia che deve essere uguale per entrambi (PAM).

Il motore fa girare la vite senza fine (1) che fa a sua volta girare una ruota dentata (3) a cui è collegato l’albero in uscita (4).

Sezione riduttore vite senza fine
Sezione riduttore vite senza fine
Sezione riduttore vite senza fine
Sezione riduttore vite senza fine

Come possiamo vedere dalle due immagini qui sopra: nella prima abbiamo una vite senza fine con un passo (la distanza tra un dente e l’altro) più grande rispetto alla seconda immagine e la stessa differenza, ovviamente, c’è anche nella corona.

Nella seconda immagine questi denti sono molto più piccoli; questo significa avere un rapporto di riduzione maggiore.

Vuoi rimanere aggiornato sulle novità di Marketautomazione ? iscriviti alla newsletter !

Il limite principale dei riduttori a vite senza fine

Il limite principale dei riduttori a vite senza fine è senz’altro il rendimento ossia la differenza tra la potenza in entrata e quella in uscita che viene indicata con una precentuale.

Il rendimento dei riduttori v.s.f. diminuisce col crescere del rapporto di riduzione.

Tabella rendimenti riduttori v.s.f.
Tabella rendimenti riduttori v.s.f.

Nella riga in alto è indicato il rapporto di riduzione (numeri da 5 a 100), nella colonna di sinistra la grandezza del riduttore (da 26 a70) e in mezzo tutti i rendimenti.

Quello che interessa è il dato Rd ossia il rendimento dinamico: possiamo constatare facilmente due cose: più è piccolo il riduttore minore è il rendimento, maggiore è il rapporto di riduzione minore è il rendimento.

Guardando l’ultimo ellisse rosso in basso a destra vediamo che il rendimento del riduttore varia dal 49% al 62%, ossia: per ogni kilowatt che i motore fornisce anche la metà può andare dispersa in attriti di varia natura.

E’ senz’altro un fattore da tenere in considerazione se non si considera solo il prezzo d’acquisto del riduttore.

I fattori che influiscono sul prezzo di vendita

Il 95% del prezzo di vendita è dato dalla grandezza.

In altra minima parte dal PAM.

Il rapporto di riduzione, a parità di grandezza non influisce minimamente.

Altre opzioni montate possono influire notevolmente sul prezzo: ad esempio la presenza di un limitatore di coppia che è un dispositivo che scollega riduttore e la cosa collegata a valle dello stesso nel caso in cui una coppia eccessiva gravi sull’asse.

Anche la presenza di un albero lento influisce, in rapporto alla grandezza del riduttore, sul prezzo di vendita.

Albero lento
Albero lento

L’albero lento non è altro che un cilindro di acciaio con chiavette che viene infilato nell’albero cavo per trasformarlo da femmina a maschio.

In sintesi, questo è ciò che occorre sapere per poter mettere in vendita il tuo riduttore a vite senza fine.

Se conosci già il tipo di prodotto che devi inserire puoi già procedere a metterlo in vendita ma se credi di avere bisogno di aiuto puoi utilizzare il tasto a destra.

Informazioni sull'autore

lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *